Letture Facoltative di Wislawa Szymborska
- silvia_tra_le_righe
- 1 lug 2018
- Tempo di lettura: 2 min
La cattiveria è frutto di un limite intellettuale ed emotivo, l'unica forma di miseria da cui tenersi alla larga.

Lasciatemi indugiare ancora a parlarvi di questa poetessa (e non solo!) d'eccezione.
Cosa sono le Letture Facoltative? Non sono poesie ma nemmeno un romanzo o racconti, non sono saggi ma nemmeno recensioni dure e pure. Sarebbe più corretto, come suggerisce la stessa Szymborska, parlare di feuilletton - o romanzo d'appendice. L'autrice prende ispirazione da testi di divulgazioni scientifiche, almanacchi, memoires e saggi che trattano gli argomenti più svariati - tutto, insomma, tranne la letteratura tout court - per parlarci della sua visione del mondo. Due, tre, quattro paginette (non di più!) per ogni libro commentato, dalle quali emergono un umorismo sopra le righe, una penna ironica e divertita, sempre demistificatoria.
Vi riporto parte dell'introduzione alle Letture:
"In quanto un po' all'antica, ritengo che la lettura sia il più bel passatempo mai escogitato dall'umanità. L'Homo ludens danza, canta, si produce in gesti pieni di significato, assume pose, si acconcia, banchetta e celebra elaborate cerimonie. Non voglio sottovalutare l'importanza di simili passatempi senza, la vita umana scorrerebbe con una monotonia inimmaginabile e forse andrebbe allo sbando. Tuttavia si tratta di azioni di gruppo su cui aleggia, più o meno percettibile, quel certo odore da addestramento militare collettivo. Con un Libro in mano, l'Homo ludens è libero. Almeno nella misura in cui gli è concesso esserlo. È lui a stabilire le regole del gioco, obbedendo soltanto alla propria curiosità. Gli è dato di leggere sia libri intelligenti, dai quali apprendere qualche cosa, sia libri sciocchi, perché anche da quelli è possibile ricavare informazioni. È libero di non leggere un libro sino alla fine e di cominciarne un altro dall'ultima pagina, risalendo verso l'inizio. È libero di farsi una risatina là dove non è previsto, o di soffermarsi inaspettatamente su parole che poi ricorderà per tutta la vita. È libero infine e nessun altro passatempo lo consente di prestare ascolto alle argomentazioni di Montaigne o di fare un tuffo nel Mesozoico."
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