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Suite francese di Irene Némirovsky

Questo splendido romanzo dipinge un affresco della società francese nel corso della seconda guerra mondiale, durante l'invasione delle truppe tedesche. L'opera si suddivide in due parti: in Tempesta di giugno si narra l'esodo dei parigini dalla capitale e vengono adottati tanti punti di vista quanti sono i personaggi e la loro classe sociale; in Dolce si vede l'esercito tedesco occupare la cittadina di Bussy. Ne conseguiranno amori, drammi e fughe. Al di là della trama, quello che ho trovato sorprendente di questo libro incompiuto (Némirovski, ebrea, muore nel campo di sterminio di Auschwitz) é la profonda conoscenza dell'autrice nei confronti della natura umana.



Vi cito un paio di passi per me tra i più significativi:


"Gli eventi gravi, positivi o negativi che siano, non cambiano l'animo di un uomo ma lo definiscono meglio, come un colpo improvviso di vento che spazzando via le foglie morte rivela la forma di un albero; mettono in luce ciò che era rimasto in ombra; conferiscono allo spirito l'inclinazione che da lí in poi lo caratterizzerà."


 

"Signora, ha mai sentito parlare di quei cicloni che spazzano i mari del Sud? Se ho ben capito dalle mie letture, formano una specie di cerchio con le tempeste sui bordi e il centro immobile, tanto che un uccello o una farfalla che si trovassero nel cuore dell'uragano non ne subirebbero alcun danno, le loro ali non ne sarebbero neppure sgualcite, mentre tutt'intorno si scatenerebbero le più terribili devastazioni. Guardi questa casa! Guardi noi che ci gustiamo del vino di Frontignan e dei biscotti, e pensi a cosa sta accadendo nel mondo!"

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